Fare l’interprete è una professione bellissima, che ci mette in contatto diretto con diverse culture, con tante persone, e ci permette di viaggiare in varie parti del mondo, che probabilmente non avremo mai visitato se non avessimo scelto una professione del genere.
La strada da intraprendere per diventare interpreti è però lunga e difficile, e ci vuole tanto impegno e dedizione per portala a termine, ma sicuramente quella dell’interprete è una di quelle professioni che non temono la crisi.
Vediamo come fare in questa semplice guida.
La prima cosa da fare è l’università, occorre infatti iscriversi presso una Facoltà che ti introduca verso questa professione. In Italia purtroppo non ce ne sono molte, ed è difficile scegliere tra quelle che ti preparano in lingue quella più indicata al nostro scopo.
La ricerca può essere effettuata anche online, ed è bene iscriversi solo a quelle Facoltà che offrono i corsi specifici da interprete e traduttore.
Si dovrà sostenere una prova di accesso per entrare in tali facoltà, che verterà sia sulla lingua italiana ce su quella inglese.
Superato il test inizierai il corso di laurea triennale, comune un po a tutti, per poi scegliere quello specialistico, che ti avvierà più direttamente verso la professione che hai scelto.
Risulta essere utilissimo, a partire dall’università, iniziare a fare tirocini nel campo, in modo da non essere alle prime armi una volta conseguito il titolo.
Nel biennio finale, come già specificato, avviene la specializzazione vera e propria. Al termine dovrai sostenere la tesi di laurea, che testerà la tua preparazione linguistica, che dovrà essere impeccabile in quella che hai scelto per la prova.
Non bisogna essere nervosi, ma rilassati per superare una prova del genere. Ricordate che avete studiato per 5 anni, e quindi non siete nuovi della materia.
Una volta superata questa ultima prova sarete interpreti, e realizzerete così il vostro obiettivo.