Deliveroo si presenta al pubblico con un sito e un App per i cellulari Android e Apple.
La piattaforma unisce esercizi commerciali e i clienti, velocizzando i tempi di consegna, per mezzo di molti più corrieri, rispetto quelli di Just Eat, si parla di oltre 7.000 solo in Italia.
Indice
Lavorare in Deliveroo
C’è chi afferma che lavorare in Deliveroo è semplice, c’è chi afferma, di aver mandato numerose candidature sul sito, prima di essere stato ricontattato.
Altri invece, raccontano di essere stati scartati senza una reale motivazione e impossibilitati nel collaborare con la piattaforma, senza sapere i criteri reali di selezione adottati. (in fondo al paragrafo, una immagine della terza candidatura scartata, gentilmente concessa da un disoccupato di Roma, che preferisce restare anonimo).
Il rifiuto di una candidatura, senza sapere le reali motivazioni, non è un segreto nella nostra penisola e il virus tende a diffondersi lentamente in tanti settori, raggiungendo anche il Food delivery (che non prevede particolari titoli di studio o esperienze lavorative, se non una buona dose di forza di volontà e una bicicletta, motorino o auto a disposizione), che con un click, promette ai suoi clienti la soddisfazione dei propri desideri mentre ai propri lavoratori digitali, secondo alcuni critici del settore: l’indifferenza, l’infelicità, la rabbia, la frustrazione, la solitudine, l’isolamento digitale, che prenderà forma nella parola più triste mai coniata nel mondo dei lavoratori digitali della piattaforma: “slaveroom”; slogan citato da molti giovani a Londra per contestare la propria condizione lavorativa, priva di tutele, garanzie e denotata da un elevatissimo livello di sofferenza generazionale.
Nonostante ciò, è doveroso e innegabile affermare che Deliveroo, concorrerà direttamente alla sopravvivenza di molti giovani e meno, garantendo, comunque, un entrata economica, pur se limitata, onesta e competitiva, rispetto ad un mercato che in passato offriva a tale figura, non più di un gettone, per ogni consegna effettuata.
Che garanzie economiche offre ai propri corrieri
Mentre nel periodo precedente al 2020, Deliveroo garantiva ai propri corrieri una retribuzione oraria minima, a cui si aggiungeva una variabile, che scaturiva dalle qualità del corriere, qualora capace di superare le 2 consegne orarie previste dall’algoritmo “Frank”. Dopo il 3 Novembre del 2020 entra in vigore il primo contratto rider collettivo, che prevede diversi bonus e la garanzia di essere messi in condizione di raggiungere almeno i 10€ lordi l’ora. Questo, in realtà come Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli e Palermo è un valore attendibile, specialmente negli orari di massima richiesta, ricompresi tra il pranzo e la cena di 7 giorni su 7. (mentre in caso di mal funzionamento dell’applicazione, alcuni riders, lamentano la riduzione del guadagno, nel periodo limitato al temporaneo mal funzionamento, senza che la piattaforma fornisca spiegazioni e generando un certo malcontento). Ulteriore garanzia è rappresentata dalla possibilità per il fattorino, di scegliere l’area o la zona dove collaborare; questa è un assoluta novità offerta dalla piattaforma, al fine di garantire ai propri collaboratori la miglior esperienza possibile.
Il giudizio del cliente
Secondo alcuni corrieri, la possibilità di giudicare negativamente il servizio offerto dal rider, sia da parte dell’esercizio commerciale, che da parte del cliente, è altamente pericolosa, poichè favorirebbe un sistema punitivo predisposto per ridurre al minimo il numero di slot prenotabili (ore di collaborazione), riducendo le aspettative di guadagno del corriere.
Qualche corriere lamenta, limitatamente al territorio di Roma, in alcuni casi, un abuso dei clienti sugli stessi lavoratori digitali del Food delivery, al fine di scaricare su quest’ultimi la fatica: non rispettando il peso massimo previsto per ogni consegna (massimo 7 kg o quello che può entrare nella borsa, sebbene, la piattaforma intervenga con dei corrieri di supporto), oppure non inserendo nell’applicativo il proprio cognome sul citofono, il proprio esatto numero civico, l’esatto piano, (a volte omettendo di informare il corriere se il palazzo è servito o meno da ascensore), oppure omettendo di inserire l’esatto numero di telefono, generando frustrazione, fatica e stress nel lavoratore digitale, che si dirà incerto nel pensare se questa indifferenza, è solo una dimenticanza del cliente oppure il chiaro sintomo di un virus che sta circolando silenziosamente tra tutti noi e amplificando la sua portata sugli anelli più deboli della catena del lavoro.
Un tasto che permettesse anche al corriere di valutare la sua esperienza con il cliente, sarebbe stato doveroso, secondo alcuni, affinchè la piattaforma prendesse posizione, se tutelare il cliente o il corriere. Il servizio clienti è invece considerato affidabile dai clienti.
Chi paga per la manutenzione dei mezzi di lavoro
Il corriere si assume tutti i rischi strettamente connessi all’attività di consegna, questo significa che la manutenzione del mezzo è completamente a suo carico e oltre ciò, è responsabile anche civilmente, per la sua condotta di guida, può essere multato per divieto di sosta, per eccesso di velocità, per mancato rispetto generico del codice della strada o essere vittima della strada a seguito di furti, incidenti e atti di vandalismo criminale.
Secondo critici, la paura di vivere, sarà causa di abbandono, di buona parte dei nuovi corrieri 2.0, dalla vita sociale, al fine di rispondere immediatamente alla notifica sul proprio cellulare o per ricercare lo slot disponibile (ora disponibile), per poter guadagnare qualcosa in più.