Diversamente dagli altri mercati, il mercato Forex non è, generalmente, utilizzato come un mezzo per investire. Mentre la speculazione ha un ruolo critico nella propria funzione, la parte da leone delle transazioni Forex è funzione dell’attività economica internazionale.
La persona che compra una nuova Eclipse molto probabilmente la pagherà in Dollari USA. Sfortunatamente gli operai della fabbrica Mitzubishi in Giappone hanno bisogno di ricevere il loro stipendio in Yen, perciò, ad un certo punto, deve essere fatta una conversione. Quando si considerano che società come la Exxon, Boeing, Sony, Dell, Honda, e altre migliaia di compagnie internazionali, muovono quasi ogni dollaro, yen, rublo, sterlina, ed euro fatto in un paese estero attraverso il mercato Forex, non è difficile capire quanto sia insignificante la presenza speculativa; anche in un mercato da 2 trilioni di dollari al giorno.
Le grosse società non si preoccupano molto degli intrichi del tasso di cambio, loro pensano solo a fare e vendere i loro prodotti.
Le banche, come centrale di deposito del denaro di queste società, sono quelle che facilitano queste transazioni. Una volta era abbastanza facile per una banca chiamare una banca estera (o il braccio estero della propria banca) e scambiare la pila di valute che ciascuna banca aveva accumulato dai loro tanti clienti.
Proprio come in ogni altra attività, le banche comprano le valute ad un certo tasso di cambio e aumentano il prezzo prima di venderle ai loro clienti. È così che è nato lo spread. Questo era (e tuttora è) un ragionevole costo per fare affari. Così, la Mitsubishi può pagare i suoi operai e la banca ricava un piccolo bel profitto per il lavoro e il rischio associato alla circolazione delle valute.
Come conseguenza di tutte queste transazioni, i trader delle banche hanno sviluppato l’abilità di speculare sul futuro valore delle valute. Utilizzando la capacità di capire meglio il mercato, una banca può quotare al cliente uno spread sull’attuale tasso di cambio poi coprirsi sull’Interbancario e ritardare la transazione finché arriva una migliore quotazione. Questo processo ha permesso alle banche di accrescere i loro introiti netti in modo cospicuo. Però, come effetto collaterale negativo dovuto a questo meccanismo, la liquidità veniva ridistribuita in un modo da rendere talune transazioni impossibili da completare.
È stato solo per questa ragione che il mercato è stato aperto anche a partecipanti che non fossero banche. Le banche volevano più ordini nel mercato in questo modo a) possono profittare dei partecipanti al mercato meno esperti, e b) i partecipanti meno esperti avrebbero provveduto a una migliore distribuzione della liquidità per l’esecuzione degli ordini di copertura. Inizialmente solo ai grossi hedge fund era permesso operare, poi sono stati inclusi i broker retail e gli ECN.