Quando si decide di impegnarsi con un mutuo la prima cosa che si dovrebbe fare è conoscere l’importo esatto delle rate che si dovranno via via restituire alla banca.
Risulta essere importante, in particolare, conoscere l’importo degli interessi che la banca applica sull’importo del mutuo perché è proprio questo elemento che spesso differenzia e contraddistingue un mutuo da un altro.
Gli interessi vengono calcolati avendo come riferimento un tasso che può essere sia fisso che variabile. Nel caso di mutui con interessi a tasso fisso l’importo delle rate si manterrà costante per tutta la durata del finanziamento. In questo caso, chi contrae il mutuo conosce sempre con esattezza l’importo della rata che dovrà rimborsare alla banca. Il tasso fisso si calcola sommando due elementi che sono l’IRS o l’EURIRS e lo SPREAD. L’IRS o EURIRS è il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso e viene stabilito quotidianamente dalla Federazione Bancaria Europea; lo SPREAD è, invece, il guadagno della banca che, a seconda degli istituti bancari, può variare tra l’1% e il 3%.
Nel caso del tasso variabile, invece, l’importo delle rate del mutuo non è costante nel tempo, in quanto viene continuamente influenzato dall’andamento dei mercati finanziari. Come il tasso fisso, anche il tasso variabile si calcola in base a due parametri, l’EURIBOR e lo SPREAD. L’EURIBOR è il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile e viene anch’esso determinato quotidianamente dalla Federazione Bancaria Europea, mentre lo SPREAD è, come abbiamo già visto, il margine di guadagno della banca che varia tra l’1% e il 3%.
Fondamentali, infine, per il calcolo degli interessi del mutuo sono anche gli indici TAN e TAEG. Il TAN indica l’importo degli interessi da versare alla banca mentre il TAEG indica il costo complessivo dell’importo erogato.