Come funziona la Blockchain del Bitcoin? Nella nostra guida completa al Bitcoin vi abbiamo fornito una panoramica generale, ma comunque esaustiva, della criptovaluta che ha raggiunto un successo impensabile negli ultimi mesi. Consideriamo il sistema alla base del Bitcoin una vera e propria rivoluzione, un game changer non solo della concezione attuale di una valuta, ma anche dei mezzi di trasmissione dei dati.
In questo articolo vogliamo approfondire di come funziona la Blockchain per darvi un’idea più precisa di quali siano i suoi punti di forza. Non dimentichiamo però le criticità che dovrà necessariamente risolvere ora che si è affacciata al grande pubblico.
Come Funziona La Blockchain: Decentralizzazione Del Sistema Monetario
Quando Satoshi Nakamoto ha proposto il Bitcoin, la sua intezione era chiara: rivoluzionare il sistema monetario togliendo agli stati e alle banche la possibilità di decidere quando stampare denaro e creare una valuta che fosse accettata in ogni parte del mondo. La strada della decentralizzazione serve a togliere il potere di un ente governativo sulla moneta ed è qui che entrano in gioco i miners (minatori) che garantiscono questa filosofia di base. Fondamentale è a questo punto capire come funziona la Blockchain.
Almeno in linea di principio, chiunque può diventare un miner. La condizione però è spendere molti soldi nei dispositivi elettronici che sono richiesti per l’operazione di mining. Il Bitcoin sfrutta i miners per introdurre una valuta globale che utilizzi canali di scambio diretti senza alcun intermediario.
Come Funziona La Blockchain: Chi Sono I Miners?
Dunque la situazione finanziaria di ogni singolo individuo non è conservata nei server (computer molto grandi) di ogni banca come avviene oggigiorno, ma in un file enorme che attualmente pesa più di 140 gigabyte e raccoglie ogni singola transazione effettuata nel sistema Bitcoin.
Ogni persona che decidere di diventare un miner scarica questo file da 140 GB e tramite il proprio computer (che in questo caso è molto costoso e progettato in maniera specifica per il mining) valida le transazioni degli utenti in modo simile a quello che fa la banca quando vi approva un acquisto su Amazon. Il miner contribuisce a mettere in sicurezza degli spostamenti di Bitcoin in cambio delle commissioni associate alle transazioni per ogni blocco che riesce a validare.
La Blockchain E Il Sistema Dei Blocchi
Se ci fosse un solo miners il sistema sarebbe assimilabile a quello bancario, dove il miner potrebbe anche decidere di manomettere alcune transazioni. La sicurezza del Bitcoin è garantita dalla competizione fra migliaia di miners sparsi in tutto il mondo. Essi sfruttano la propria potenza di calcolo per validare il blocco di transazioni che viene aggiunto alla Blockchain ogni 10 minuti circa, con un peso aggiuntivo di 1MB.
Dunque ogni miners non deve far altro che lasciare acceso il proprio dispositivo elettronico per esegue complessi calcoli crittografici. In cambio dell’elettricità che consuma, viene ripagato con le commissioni associate al blocco di transazioni validato e con dei nuovi Bitcoin che vengono immessi nel sistema (dove il tetto massimo di Bitcoin in circolazione è 21 milioni). Di fatto il miner non deve far nulla se non lasciare il proprio computer acceso. Nel nel seguito dell’articolo, continueremo a riferirci ai miners come entità astratte che eseguono calcoli.
La Competizione tra I Miners Per La Validazione Dei Blocchi
Ogni qual volta che sono state effettuate abbastanza transazioni da riempire un blocco da 1MB, ovvero gli utenti hanno deciso di spostare i propri Bitcoin per effettuare ad esempio dei pagamenti online, entrano in gioco i miners. Questi cercano di mettere in sicurezza il blocco di transazioni appena riempito per aggiungerlo alla Blockchain, effettuando dei calcoli di crittografia che richiedono circa 10 minuti per essere completati. Non appena i calcoli sono terminati, se questi sono corretti il blocco viene aggiunto alla Blockchain.
Chiaramente ogni singolo miner dovrà avere la versione più aggiornata della Blockchain, visto che ogni 10 minuti verrà aggiunto un nuovo blocco e per la validazione sono strettamente necessari i dati di quello precedente. Questo meccanismo fa sì che se un malintenzionato volesse manomettere un blocco, dovrebbe possedere più del 50% della potenza computazionale totale dei miners. Vista l’enome quantità di miners coinvolti in tutto il mondo, è matematicamente impossibile che il sistema Bitcoin venga manomesso.
Il Pool Mining: Uniamo Le Forze
La difficoltà nel validare i blocchi è cresciuta a tal punto che il singolo miner ha una possibilità davvero bassa di validare un blocco della Blockchain e quindi il suo consumo di elettricità rischia di non essere mai ripagato. Proprio per questo esistono le mining pool. Esse non sono altro che portali dove i miners decidono di condividere la propria potenza di calcolo per cercare di validare il singolo blocco e spartirsi la ricompensa una volta che il mining avrà avuto successo.
La stragrande maggioranza delle mining pool sono cinesi, ed è un dato da tenere bene a mente. In futuro vi parleremo di quali siano i problemi legati alle scissioni che sono avvenute all’interno del sistema Bitcoin (Bitcoin Cash e Bitcoin Gold). L’informazione importante riguarda l’interesse delle mining pool cinese nel far sì che il processo di mining sia per loro conveniente.
Come Funziona La Blockchain: Le Criticità Da Risolvere
Vi abbiamo spiegato che come funziona la Blockchain Bitcoin basata sul Proof of Work (PoW). Una incredibile rivoluzione che consiste principalmente nell’introduzione di un sistema decentralizzato e quindi non controllabile da un singolo ente. Purtroppo questa rivoluzione è attualmente riuscita solo in parte. Ci sono dei problemi che affliggono il sistema Bitcoin e ai quali bisognerà per forza di cose porre un rimedio.
In primo luogo il blocco da 1MB ha un peso troppo esiguo per poter contenere tutte le transazioni degli ultimi 10 minuti. Effettuando ad esempio un passaggio di Bitcoin da Coinbase a Binance dovrete pagare una fee (commissione) molto alta (qualche dollaro!) indipendentemente dalla quantità di BTC che vorrete spostare.
La causa delle alte commissioni è dovuta al numero elevato di transazioni. I miners considerano solo quelle alle quali è associata una fee più alta. Inoltre per considerare sicura una transazione è necessario attendere la validazione di 6 blocchi, un procedimento che può richiedere anche un’ora di tempo.
Altra criticità è dovuta al fatto che oltre l’80% delle mining pool siano cinesi. Questo mette in seria discussione la decentralizzazione del sistema, che deve tener conto di questa anomala concentrazione.
In aggiunta, bisogna ricordare che il quantitativo di energia consumato dai miners nei loro calcoli crittografici è talmente alto che se fosse uno stato sarebbe il 61° al mondo a livello di consumo energetico.