Stipulare un conto corrente è indispensabile per svariati motivi, quindi volenti o nolenti tutti noi saremo costretti ad andare in banca e aprirne uno. Tuttavia, esistono dei piccoli accorgimenti da tenere sempre presenti, così da cercare di massimizzare i fattori di vantaggio per noi e non accettare passivamente i consigli, interessati, degli istituti di credito.
aprire un conto corrente
Ad esempio, se si è lavoratori dipendenti, potrebbe darsi che la propria azienda abbia sottoscritto un accordo con una specifica banca per consentire, ai propri dipendenti, di avere un accesso al credito e al risparmio più favorevole.
Allo stesso modo, se si è una piccola e media impresa, potrebbe essere stata sottoscritta una convenzione da parte della propria associazione di categoria con una banca: informarsi in tal senso potrebbe aiutare a spuntare delle condizioni migliori.
Se si apre un conto corrente come semplici risparmiatori, senza avere quindi alcun contatto privilegiato, occorre prestare maggiore attenzione al tasso Prime Rate del conto. Quello che normalmente viene presentato è il tasso nominale, non reale: per conoscere quest’ultimo bisogna aggiungere le commissioni di massimo scoperto, la capitalizzazione, i costi accessori e così via.
I movimenti con la valuta dovrebbero essere assicurati entro i tre giorni lavorativi, anche nel caso di assegni versati fuori piazza, altrimenti l’effetto sul tasso finale si farà sentire in modo significativo. Le commissioni sul massimo scoperto deve essere il più bassa possibile: meglio ancora se non supera lo 0.125%. Naturalmente, l’ideale è proprio non andare in rosso con il conto, poiché anche un solo giorno può costare davvero parecchio. L’estratto conto, infine, deve essere controllato con attenzione, così che, se si dovessero addebitare addebiti sospetti, si possa intervenire subito senza lasciar passare inutilmente tempo.